Quali sono le spiagge più belle del Salento? Questa terra negli ultimi anni ha costituito una dellelocalità marittime più visitate ed amate dai turisti nella nostra penisola. Il Salento riserva una perla dopo l'altra, tra spiagge bianche ed assolate e paradisi naturali e incontaminati. Come scegliere quali spiagge del Salento visitare durante le proprie vacanze? Semplicemente in base alla direzione del vento.
Quando a soffiare è il vento del sud, lo scirocco, si dovrebbe privilegiare la costa adriatica in particolare Torre dell'Orso, con vento di ponente ci si dovrebbe dirigere verso la zona di Santa Maria di Leuca. La tramontana, il vento preferito dai salentini, invece dovrebbe condurvi verso la costa Ionica dove il mare sarà caraibico e piatto come una tavola.
Costa Adriatica
Quando a soffiare è il vento del sud, lo scirocco, si dovrebbe privilegiare la costa adriatica in particolare Torre dell'Orso, con vento di ponente ci si dovrebbe dirigere verso la zona di Santa Maria di Leuca. La tramontana, il vento preferito dai salentini, invece dovrebbe condurvi verso la costa Ionica dove il mare sarà caraibico e piatto come una tavola.
Costa Adriatica
1) Torre dell'Orso (Marina di Melendugno)
Spiaggia sabbiosa, fitta pinete e la non rara presenza di vento rendono Torre dell'Orso una località amata non soltanto dai semplici bagnanti, ma anche dagli amanti del surf. Dinnanzi alla costa si trovano due faraglioni gemelli, denominati "Le due sorelle", sulla base di un'antica leggenda che racconta come due donne, ammaliate dalla bellezza di questo tratto di mare, si gettarono nelle sue acque. Gli dei ne ebbero compassione e decisero di tramutarle in scogli, affinché potessero rimanere per sempre in quei luoghi.
2) Baia dei Turchi
Baia dei Turchi con vento di Tramontana (Foto Simona Falasca)
Collocata a pochi chilometri da Otranto, la spiaggia della baia sarebbe stata il punto d'approdo dei Turchi nel corso dell'invasione della città nel XV secolo. Il panorama meraviglioso che circonda la lingua di sabbia bianca che forma la spiaggia della baia la rende una delle località più amate del Salento. Essa è costeggiata da una rigogliosa vegetazione mediterranea e nel complesso non ha nulla da invidiare alle località esotiche più rinomate.
Collocata a pochi chilometri da Otranto, la spiaggia della baia sarebbe stata il punto d'approdo dei Turchi nel corso dell'invasione della città nel XV secolo. Il panorama meraviglioso che circonda la lingua di sabbia bianca che forma la spiaggia della baia la rende una delle località più amate del Salento. Essa è costeggiata da una rigogliosa vegetazione mediterranea e nel complesso non ha nulla da invidiare alle località esotiche più rinomate.
3) Porto Badisco (Approdo di Enea)
Acque cristalline, grotte mitologiche e scogli selvaggi caratterizzano quello che secondo le leggende è considerato il punto di approdo di Enea sulle coste pugliesi. In questa località è situata la Grotta dei Cervi, che si ritiene ospitò i primi abitanti della zona in un periodo risalente a 4000 anni fa. Essa rappresenta uno dei rari esempi in cui la costa si trova ancora completamente integra nella nostra penisola.
4) Torre Sant'Andrea
Questa località balneare situata all'interno del comune di Melendugno, in provincia di Lecce, è sovrastata da una fresca e folta pineta. Le maggiori attrazioni turistiche sono costituite dai faraglioni e dalla presenza della "Grotta degli innamorati", all'interno della quale si narra che due giovani amanti morirono per via dell'alta marea, non essendosi resi conto del sopraggiungere di una violenta tempesta.
Costa Ionica
5) Porto Selvaggio
Ecco una delle località che vengono considerate tra le migliori oasi del Salento, da visitare non soltanto in estate ma anche lungo tutto il corso dell'anno, per via del suo fascino immutabile, per ammirarne il magnifico paesaggio. In alcuni punti gli amanti dei tuffi potranno provare l'ebbrezza di gettarsi da scogli o piccole alture per raggiungere le sue acque pulite e cristalline.
6) Marina di Pescoluse ("Maldive del Salento!)
La spiaggia di Pescoluse quando tira vento di tramontana si trasforma in un vero e proprio paradiso. Acqua cristallina che non ha nulla da invidiare ai paesaggi caraibici . Non a caso uno degli stabilimenti presenti ha scelto come nome "Maldive" del Salento che negli anni ha finito per essere utilizzato comunemente per indicare l'intera la località, contraddistinta da sabbia bianca e finissima e da fondali bassi e trasparenti. Altra località da segnalare in tal senso è Torre San Giovanni, ritenuta una delle più belle spiagge collocate tra Gallipoli e Santa Maria di Leuca.
7) Punta della Suina
Ecco una località dall'aspetto a dir poco caraibico situata nell'ormai rinomata Gallipoli, in provincia di Lecce. Il fascino selvaggio di Punta della Suina è stato preservato perfettamente ed è così possibile ammirare spazi di natura incontaminata, affiancati da spiagge dorate e da acque cristalline, nelle vicinanze delle quali potersi godere alcuni giorni di completo relax.
8) Punta Prosciutto
Considerata una delle spiagge più selvagge del Salento, risulta essere anche una delle più amate di questa località da parte di chi apprezza la possibilità di poter ammirare dei veri paradisi naturali incontaminati. La spiaggia è circondata da boschi e dalla tipica macchia mediterranea; vi sono inoltre poche abitazioni immerse nel verde e rari stablimenti balneari.
9) Dune di Porto Cesareo
Ecco un esempio di spiaggia libera caratterizzata da sabbia dorata e sottile e da fondali bassi e cristallini, non deturpata dalla presenza eccessiva di stablimenti balneari. Il suo mare azzurro incanta ogni anno i turisti che raggiungono questa zona del Salento, che con il suo cordone dunale dorato rappresenta un vero e proprio paradiso naturale, che non ha nulla da invidiare ad altre località da sogno.
10) Ciolo
A pochi passi dalla splendida Santa Maria di Leuca, c’è una piccola località dove si danno appuntamento centinaia di turisti amanti del natura e degli sport estremi, come l’arrampicata a picco sul mare. Stiamo parlando del Ciolo, che fa parte del territorio di Gagliano del Capo. Qui il cielo si confonde con il mare, panorami meravigliosi che dall’alto offrono panorami mozzafiato.
Luoghi di interesse naturalistico
La CEE ha definito molte località dell'area mediterranea "siti di interesse comunitario" (SIC)[28], per importanza ambientale. La Repubblica Italiana ha proposto sulla base del Decreto 25 marzo 2005, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 157 dell'8 luglio 2005 e predisposto dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, l'elenco di tali SIC nell'ambito della Regione Puglia, individuando 77 candidature. Fra queste, la parte maggiore riguarda laprovincia di Lecce con ben 32 SIC. Nelle province di Brindisi e Taranto si sono individuati 8 SIC per ciascuna.
Le coste salentine
Le coste sono ampie e sabbiose soprattutto sul Mar Ionio, le cui acque sono caratterizzate a questa latitudine da una trasparenza e da cromatismi rari; spettacolari sono le scogliere a picco sul mare, soprattutto sul Mare Adriatico. Tra le spiagge più note ci sono quelle sabbiose diUgento, Pulsano, Lizzano, Campomarino, San Pietro in Bevagna, Torre dell'Orso, Porto Cesareo, Gallipoli, Santa Maria di Leuca, Otranto e Ostuni, e per quanto riguarda le spiagge rocciose, tra le più notevoli meritano citazione Castro, Santa Cesarea Terme le marine di Nardò (Santa Maria al Bagno e Santa Caterina) e Porto Badisco.
Le grotte carsiche
Le grotte si aprono lungo la costa orientale, incastonate nelle ripide scogliere che partendo daSanta Maria di Leuca giungono a Punta Palascìa (Otranto). Tali formazioni di natura carsica in corrispondenza di Castro, assumono un notevole sviluppo, di cui la Grotta Zinzulusa è il più significativo esempio, e al cui interno sono stati rinvenuti pittogrammi e vari reperti paleontologici, che insieme a quelli della vicina Grotta Romanelli sono per la maggior parte custoditi ed esposti nel museo di Maglie. Ricco di grotte carsiche è anche la costa delle marine Neretine(Nardò)
Gli oliveti
Le distese di alberi di olivo nelle campagne, sono state inserite nel 2007 nell'elenco dei 100 luoghi italiani da salvare dal Fondo per l'ambiente italiano[29].
L'Oasi protetta dei Laghi Alimini
L'oasi costituisce uno dei luoghi naturali più pregiati del Salento, con un ecosistema che ospita varie specie animali e vegetali e costituiscono una "Zona di Protezione Speciale" (ZPS), proposta come Sito di Importanza Comunitaria europeo (pSIC). Tra i maggiori luoghi di pregio dell'oasi dei laghi Alimini, è da segnalare sulla costa la Baia dei Turchi.
La Riserva naturale statale Torre Guaceto
La riserva si estende per circa 1.200 ha presentando un fronte marino che si sviluppa per 8.000 m L'area è configurata come un rettangolo più o meno regolare, con una profondità media di 3.000 metri, attraversata e divisa dalla strada statale 379. Una significativa varietà di ambiti diversificati si succedono in questo tratto costiero per alcune centinaia di metri verso l'entroterra. Al suo interno vi sono piccole zone umide che si formano durante e dopo le piogge e che scompaiono nei periodi più caldi, ed alcune risorgive di acqua dolce anche esse stagionali.
Il Parco delle Cesine
Il nome del parco trae origine dalle "cesine", stagni acquitrinosi sulla costa adriatica, è una zona umida formata dagli stagniSalapi e Pantano Grande, alimentati dalla pioggia e divisi dal mare da dune sabbiose.
Il Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano
Il parco, istituito nel 2006, comprende sia la zona del parco naturale attrezzato (istituito nel 1980) sia la palude (classificata come area naturale nel 1997). La costa è rocciosa e frastagliata, e caratterizzata da pinete e macchia mediterranea. Ricco di storia e archeologia, con i numerosi siti archeologici come quello della grotta del Cavallo, da poco menzionata dalle più importanti riviste scientifiche perché al sui interno sono stati trovati i resti del primo uomo sapiens della storia umana inoltre lungo il litorale sono dislocate le affascinanti Torre dell'Alto e Torre Uluzzo. È un luogo magico ricco di flora e fauna.
L'Isola di Sant'Andrea
L'isola, sulla costa ionica, si estende per circa cinque ettari e dista poco più di un miglio dal centro storico di Gallipoli. È completamente pianeggiante e la sua altezza massima non supera i tre metri. Questa caratteristica, che porta l'isola ad essere spazzata dai marosi in caso di forte vento, la rende poco adatta ad ospitare una ricca vegetazione.
L'Oasi Palude La Vela
La palude, sulle sponde del Mar Piccolo di Taranto, è un'area naturale protetta di proprietà demaniale a valenza naturalistico-ambientale. L'ambiente è prevalentemente di tipo palustre, con canneto e macchia mediterranea, ampi acquitrini e zone periodicamente sommerse.
Il Parco Costa Otranto - Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase
Il parco comprende anche la zona dove sorge il faro di Punta Palascìa, punto più orientale d'Italia. L'istituzione dell'area protetta, dislocata lungo la costa orientale del Salento (costa alta a picco sul mare), mira a conservare e recuperare le specie animali e vegetali; salvaguardare i valori e i beni storico-architettonici; incrementare la superficie e migliorare la funzionalità ecologica degli ambienti naturali.
Il Parco Dune costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo
Il parco, sulla costa adriatica, presenta habitat e ambienti costieri di elevato interesse naturalistico e paesaggistico, ed è rientrato nel progetto "Habitat prioritari" istituito dalla Direttiva n. 92/43/CEE. Presenta una vegetazione alofila e numerose dune ricoperte da macchia mediterranea, particolare ginepri (Juniperus oxycedrus e Juniperus phoenicea), lecci e garighedi Euphorbia spinosa.
La CEE ha definito molte località dell'area mediterranea "siti di interesse comunitario" (SIC)[28], per importanza ambientale. La Repubblica Italiana ha proposto sulla base del Decreto 25 marzo 2005, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 157 dell'8 luglio 2005 e predisposto dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, l'elenco di tali SIC nell'ambito della Regione Puglia, individuando 77 candidature. Fra queste, la parte maggiore riguarda laprovincia di Lecce con ben 32 SIC. Nelle province di Brindisi e Taranto si sono individuati 8 SIC per ciascuna.
Le coste salentine
Le coste sono ampie e sabbiose soprattutto sul Mar Ionio, le cui acque sono caratterizzate a questa latitudine da una trasparenza e da cromatismi rari; spettacolari sono le scogliere a picco sul mare, soprattutto sul Mare Adriatico. Tra le spiagge più note ci sono quelle sabbiose diUgento, Pulsano, Lizzano, Campomarino, San Pietro in Bevagna, Torre dell'Orso, Porto Cesareo, Gallipoli, Santa Maria di Leuca, Otranto e Ostuni, e per quanto riguarda le spiagge rocciose, tra le più notevoli meritano citazione Castro, Santa Cesarea Terme le marine di Nardò (Santa Maria al Bagno e Santa Caterina) e Porto Badisco.
Le grotte carsiche
Le grotte si aprono lungo la costa orientale, incastonate nelle ripide scogliere che partendo daSanta Maria di Leuca giungono a Punta Palascìa (Otranto). Tali formazioni di natura carsica in corrispondenza di Castro, assumono un notevole sviluppo, di cui la Grotta Zinzulusa è il più significativo esempio, e al cui interno sono stati rinvenuti pittogrammi e vari reperti paleontologici, che insieme a quelli della vicina Grotta Romanelli sono per la maggior parte custoditi ed esposti nel museo di Maglie. Ricco di grotte carsiche è anche la costa delle marine Neretine(Nardò)
Gli oliveti
Le distese di alberi di olivo nelle campagne, sono state inserite nel 2007 nell'elenco dei 100 luoghi italiani da salvare dal Fondo per l'ambiente italiano[29].
L'Oasi protetta dei Laghi Alimini
L'oasi costituisce uno dei luoghi naturali più pregiati del Salento, con un ecosistema che ospita varie specie animali e vegetali e costituiscono una "Zona di Protezione Speciale" (ZPS), proposta come Sito di Importanza Comunitaria europeo (pSIC). Tra i maggiori luoghi di pregio dell'oasi dei laghi Alimini, è da segnalare sulla costa la Baia dei Turchi.
La Riserva naturale statale Torre Guaceto
La riserva si estende per circa 1.200 ha presentando un fronte marino che si sviluppa per 8.000 m L'area è configurata come un rettangolo più o meno regolare, con una profondità media di 3.000 metri, attraversata e divisa dalla strada statale 379. Una significativa varietà di ambiti diversificati si succedono in questo tratto costiero per alcune centinaia di metri verso l'entroterra. Al suo interno vi sono piccole zone umide che si formano durante e dopo le piogge e che scompaiono nei periodi più caldi, ed alcune risorgive di acqua dolce anche esse stagionali.
Il Parco delle Cesine
Il nome del parco trae origine dalle "cesine", stagni acquitrinosi sulla costa adriatica, è una zona umida formata dagli stagniSalapi e Pantano Grande, alimentati dalla pioggia e divisi dal mare da dune sabbiose.
Il Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano
Il parco, istituito nel 2006, comprende sia la zona del parco naturale attrezzato (istituito nel 1980) sia la palude (classificata come area naturale nel 1997). La costa è rocciosa e frastagliata, e caratterizzata da pinete e macchia mediterranea. Ricco di storia e archeologia, con i numerosi siti archeologici come quello della grotta del Cavallo, da poco menzionata dalle più importanti riviste scientifiche perché al sui interno sono stati trovati i resti del primo uomo sapiens della storia umana inoltre lungo il litorale sono dislocate le affascinanti Torre dell'Alto e Torre Uluzzo. È un luogo magico ricco di flora e fauna.
L'Isola di Sant'Andrea
L'isola, sulla costa ionica, si estende per circa cinque ettari e dista poco più di un miglio dal centro storico di Gallipoli. È completamente pianeggiante e la sua altezza massima non supera i tre metri. Questa caratteristica, che porta l'isola ad essere spazzata dai marosi in caso di forte vento, la rende poco adatta ad ospitare una ricca vegetazione.
L'Oasi Palude La Vela
La palude, sulle sponde del Mar Piccolo di Taranto, è un'area naturale protetta di proprietà demaniale a valenza naturalistico-ambientale. L'ambiente è prevalentemente di tipo palustre, con canneto e macchia mediterranea, ampi acquitrini e zone periodicamente sommerse.
Il Parco Costa Otranto - Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase
Il parco comprende anche la zona dove sorge il faro di Punta Palascìa, punto più orientale d'Italia. L'istituzione dell'area protetta, dislocata lungo la costa orientale del Salento (costa alta a picco sul mare), mira a conservare e recuperare le specie animali e vegetali; salvaguardare i valori e i beni storico-architettonici; incrementare la superficie e migliorare la funzionalità ecologica degli ambienti naturali.
Il Parco Dune costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo
Il parco, sulla costa adriatica, presenta habitat e ambienti costieri di elevato interesse naturalistico e paesaggistico, ed è rientrato nel progetto "Habitat prioritari" istituito dalla Direttiva n. 92/43/CEE. Presenta una vegetazione alofila e numerose dune ricoperte da macchia mediterranea, particolare ginepri (Juniperus oxycedrus e Juniperus phoenicea), lecci e garighedi Euphorbia spinosa.