Luoghi di interesse artistico
Senza dubbio la città d'arte di Ugento con i suoi 3 musei, il parco regionale dei Bacini, e l'area archeologica, è un luogo di primo interesse per le bellezze artistiche artificiali e naturali.
Luoghi d'interesse architettonico
I centri storici delle città
tra cui spiccano quelli di Gallipoli, Ostuni, Martina Franca, Ceglie Messapica, Lecce, Taranto,Manduria, Francavilla Fontana, Oria, Otranto, Nardò, Lizzano, Avetrana, Maglie, Tricase,Grottaglie.
Le cripte basiliane
Numerose sono le chiese rupestri dipinte con motivi religiosi in epoca medioevale, luoghi di antico culto ricavati in antri naturali, secondo la tradizione dai monaci basiliani provenienti dall'Oriente, spesso però non vi sono dati certi per tale ipotesi, le cui volte e pareti sono ricoperte da pitture in stile bizantino. Rilevante è l'esempio della Chiesa rupestre Ss.Annunziata, con la omonima cripta a Lizzano, in cui sono presenti più di 22 affreschi del IX secolo; oppure la cripta di Santa Cristina a Carpignano Salentino datata 959 e dipinta da Teofilatto. Note sono anche quelle di Vaste, frazione di Poggiardo, la grotta di San Biagio a San Vito dei Normanni, quella del Crocefisso nei pressi di Ugento, la cripta di Sant'Angelo nel territorio di Lizzano, o la cripta della Madonna del Gonfalone, così chiamata dall'immagine raffigurante la Vergine Maria posta alle spalle dell'altare, nei pressi di Sant'Eufemia, frazione di Tricase.
L'architettura rurale
Tra le architetture rurali sono degni di nota, Pajari - Furnieddhi (simili ai trulli, a forma di tronco di cono e con pianta circolare, costruiti con pietre ricavate dai terreni circostanti, senza l'aiuto di alcuna malta o sostegno), i muretti a secco (particolare tipo di muro costruito con blocchi di pietra grezza del posto di varia forma e dimensione, opportunamente disposti senza uso di malte o leganti di alcun genere), le masserie(presenti in gran numero nella terra d'arneo e in agro di Nardò (grandi aziende agricole fortificate, abitate a volte anche dai proprietari terrieri, e che comprendono gli alloggi dei lavoratori stagionali, le stalle, i depositi per foraggi ed i raccolti).
Le chiese in stile Romanico pugliese
Tra le chiese in stile romanico sono degne di nota la chiesa di Santa Maria del Casale e laCattedrale a Brindisi, la Chiesa dei Santi Nicolò e Cataldo a Lecce, la chiesa di Santa Caterina d'Alessandria a Galatina e la chiesa di San Domenico Maggiore a Taranto
La Città fortificata ed il Castello di Acaya
Acaya è una piccola frazione del comune di Vernole, in provincia di Lecce. Situata a 5 km dal mare Adriatico e dalla Riserva naturale Le Cesine gestita dal WWF, costituisce l'unico esempio di città fortificata ancora intatta di tutto il Sud Italia. Acaya, chiamata Salapia e poi Segine in epoca messapica, sorge lungo l'antichissima arteria che arrivava fino a Otranto. L'abitato, nel 1535, fu integralmente ristrutturato, fortificato e riordinato urbanisticamente da Giangiacomo Dell'Acaya, un umanista versato nelle matematiche, ingegnere militare di Carlo V e feudatario di Acaya. Ultimati i lavori nell'anno 1535, ne cambiò anche il nome affinché, come scrisse nell'epigrafe sulla porta d'ingresso al paese, a Dio piacendo, il nome dell'antica Acaya dalla quale giunsero i suoi avi potesse essere rinnovato nelle terre salentine. Il paese presenta un impianto ortogonale con un cardo e un decumano. Di forma quasi quadrata, le mura del borgo sono rinforzate ai quattro angoli da baluardi di cui quello di sud-ovest e costituito dal castello di Acaya. In tal modo la fortificazione risulta adeguata ai più aggiornati principi della fortificazionealla moderna. Sotto il castello è stata ritrovata evidenza archeologica di una chiesa di culto greco basiliano del IX secolo, con importanti icone affrescate. Sono presenti tre piazze lungo l'asse diagonale che corre in direzione SO-NE e che parte dal castello per concludersi con il convento dei frati minori.
Le fortificazioni medievali e le torri di avvistamento
Numerose sono le torri costiere di avvistamento erette fin dal XV secolo lungo le coste, con l'obiettivo di avvistare e difendersi per tempo dalle flotte nemiche saracene provenienti dall'oriente In gran numero presenti sul litorale ovest della costa salentina, le più imponenti quelle comunemente dette "serie si Nardò". Numerosi i castelli e le masserie che svettano per il territorio, nei paesi e nelle città.
Il borgo di Ostuni
Il borgo, è uno dei più belli d'Italia con le viuzze che si arrovellano tra le tipiche case in calce bianca. L'apparente disordine distributivo delle abitazioni intorno alla cattedrale dà al centro storico una conformazione unica. È una delle città più famose del Sud Italia, simbolo della Puglia in numerosi spot pubblicitari e turistici di interesse internazionale.
Il centro storico di Lecce
Il centro storico di Lecce, chiuso nelle antiche mura intervallate dall'Arco di Carlo V, da Porta Rudiae e da Porta San Biagio, è ricchissimo di opere d'arte, fra le quali si segnalano alcuni dei mirabili esempi barocchi presenti, la Piazza del Duomo, la Basilica di Santa Croce e il Palazzo dei Celestini, la chiese di San Giovanni Battista e di San Matteo e i maestosi resti dell'Anfiteatroe del Teatro, entrambi di epoca romana. Si staglia severo invece il Castello di Carlo V nei pressi di Piazza Sant'Oronzo. Fuori dalle mura le torri angioine di Belloluogo e del Parco e il grandecomplesso monastico degli Olivetani.
Le architetture barocche
Il Barocco leccese, nato alla fine del XVI secolo, nel clima della Controriforma, si protrae fino alla prima metà del Settecento in un tutt'uno col Rococò e si presenta come uno dei modelli artistico-architettonici più particolari d'Italia, tanto che si aggettiva, identificando l'area interessata. L'architettura barocca è rigogliosa a Lecce e in tutti i comuni della provincia, nellaGrecìa Salentina e nei grossi centri del basso Salento, quali Galatina, Gallipoli, Maglie, Nardò,Copertino, Galatone e Lequile. Le articolate decorazioni delle facciate di chiese e palazzi creano scenografici apparati di visionaria esuberanza che è unica nel suo genere, resa possibile dall'impiego della calda e tenera pietra calcarenitica (tufo). Il capoluogo leccese, ricchissimo di monumenti, conserva dei capolavori dell'arte barocca: la basilica di Santa Croce e il complesso monumentale dei Celestini e la piazza del Duomo, considerata tra le più belle d'Italia. Ma il barocco è diffusa anche a nord di Lecce, soprattutto nelle cittadine di Manduria, Mesagne,Francavilla Fontana, Taranto e l'altra capitale del barocco Martina Franca che presenta, però, uno stile più sobrio ed eleganta ma allo stesso tempo anch'esso molto fastoso.
Il Capo di Leuca ed i suoi paesi
Di notevole interesse sono i palazzi nobiliari, le stradine bianche e le chiese barocche poco distanti dal mare dei paesi del Capo di Leuca. Fra questi, il comune di Specchia è inserito nell'elenco dei cento borghi più belli d'Italia.
Le ville signorili in stile eclettico
Lo stile eclettico salentino rappresentò una forma di manierismo architettonico diffuso durante il periodo della belle epoque, le cui testimonianze si trovano soprattutto a Leuca, Nardò, Santa Caterina e Lecce.
Architettura contemporanea
Un'interessante realizzazione di architettura contemporanea nel Salento è il Cimitero Monumentale di Parabita; progettato nel 1968 dal Gruppo GRAU (Gruppo Romano Architetti Urbanistici) di Roma ed inaugurato nel 1983.
il Borgo antico di Taranto
situato sull'isola e collegato alla terraferma dal Ponte Girevole e dal Ponte di Porta Napoli. Interessanti sono i vicoli stretti e ingarbugliati e le facciate degli alti palazzi in pietra calcarenitica (tufo e carparo). Vi si può ammirare la Cattedrale di San Cataldo, il duomo di San Domenico Maggiore e il Tempio di Poseidone (Taranto). Inoltre è possibile visitare il museo etnografico e i vari ipogei presenti sotto i palazzi.
Luoghi d'interesse archeologico
§ I reperti preistorici: Tra i reperti preistorici sono degni di nota le specchie (antichi monumenti megalitici realizzati mediante utilizzo a secco di grossi blocchi in pietra), i dolmen (tombe megalitiche preistoriche a camera singola), i menhir(megaliti monolitici eretti solitamente in età della pietra).
§ L'area della necropoli messapica presso Manduria: L'area presenta interessanti resti messapici riguardanti tombe di varie epoche, un fossato, una duplice cinta muraria e resti di alcune vie dell'antica città.
§ Museo diffuso Castello d'Alceste a San Vito dei Normanni: Lo scavo ha permesso di identificare le tracce di un villaggio a capanne della seconda metà dell'VIII secolo a.C. e abitazioni a pianta ovale con copertura di materiale deperibile. Ad esse si sovrappongono nel VI secolo a.C. costruzioni con un impianto completamente diverso, che riflettono l'avvento di nuove tecniche costruttive e di un nuovo modo di concepire lo spazio abitativo.
§ Il Museo diffuso di Cavallino: Si estende su un'area di 45 ettari in cui è stato rinvenuto un insediamento messapico di età arcaica dove si svolgono le attività didattiche sul campo per gli studenti di Archeologia dell'Università del Salento e di altre Università italiane ed europee.
§ L'area archeologica messapica di Roca: È stata riportata alla luce l'antica città fortificata di Roca Vecchia sorta su un precedente sito preistorico. Sulle pareti della grotta marina della Posia piccola sono state ritrovate iscrizioni in lingua messapica e latina, oltre a graffiti preistorici[30].
§ I reperti archeologici e gli Ori di Taranto: I reperti archeologici testimoniano come la lavorazione dei metalli preziosi, e in particolare dell'oro, fosse una delle attività più sviluppate nella città magno-greca tra il IV ed il I secolo a.C.
§ I resti archeologici e le zone archeologiche di Taranto e di Saturo.
§ Le zone archeologiche di Casale di Apigliano: Gli elementi venuti alla luce nelle zone archeologiche sono in grado di fornire informazioni circa il periodo bizantino e il periodo angioino. Con riferimento al primo, sono stati rinvenuti resti di alcune abitazioni rurali costruite con la tecnica del muro a secco, che evidenziano la presenza di un insediamento abbastanza esteso. Più ricchi sono invece i ritrovamenti riferibili al periodo angioino, come i resti di una cappella che si ritiene rappresenti la chiesa di San Giorgio.
§ L'ipogeo "De Beaumont Bonelli Bellacicco", sito nel Borgo Antico di Taranto in corso Vittorio Emanuele al civico 39, è una struttura che deriva da un'antica cava spartana e che narra la storia di Taranto sin dall'epoca geologica risalente a circa 65 milioni di anni fa, con successive tracce magno-greche, bizantine, medioevali e del XVIII secolo. L'ipogeo si sviluppa su tre livelli per complessivi 700 m² e per 14 metri sotto il livello stradale. Al suo interno si trova il banco di roccia calcarea, sulla quale si possono ammirare i resti fossili dei mitili tipici di Taranto. Le mura perimetrali sono di origine bizantina, mentre è molto probabile che il muro che divide la struttura dal mare possa avere origini magno-greche. L'ipogeo ha infatti uno sbocco esclusivo al livello del mare, che permette l'accesso diretto alla battigia del lungomare del Borgo Antico. Su questa struttura è stato eretto in epoca successiva il Palazzo de Beaumont Bonelli, residenza della Marchesa De Beaumont e del PrincipeBonelli suo marito. Entrambe le strutture, benché private, sono a disposizione dei visitatori gratuitamente, in quanto patrimonio della storia e dell'arte di Taranto.
Senza dubbio la città d'arte di Ugento con i suoi 3 musei, il parco regionale dei Bacini, e l'area archeologica, è un luogo di primo interesse per le bellezze artistiche artificiali e naturali.
Luoghi d'interesse architettonico
I centri storici delle città
tra cui spiccano quelli di Gallipoli, Ostuni, Martina Franca, Ceglie Messapica, Lecce, Taranto,Manduria, Francavilla Fontana, Oria, Otranto, Nardò, Lizzano, Avetrana, Maglie, Tricase,Grottaglie.
Le cripte basiliane
Numerose sono le chiese rupestri dipinte con motivi religiosi in epoca medioevale, luoghi di antico culto ricavati in antri naturali, secondo la tradizione dai monaci basiliani provenienti dall'Oriente, spesso però non vi sono dati certi per tale ipotesi, le cui volte e pareti sono ricoperte da pitture in stile bizantino. Rilevante è l'esempio della Chiesa rupestre Ss.Annunziata, con la omonima cripta a Lizzano, in cui sono presenti più di 22 affreschi del IX secolo; oppure la cripta di Santa Cristina a Carpignano Salentino datata 959 e dipinta da Teofilatto. Note sono anche quelle di Vaste, frazione di Poggiardo, la grotta di San Biagio a San Vito dei Normanni, quella del Crocefisso nei pressi di Ugento, la cripta di Sant'Angelo nel territorio di Lizzano, o la cripta della Madonna del Gonfalone, così chiamata dall'immagine raffigurante la Vergine Maria posta alle spalle dell'altare, nei pressi di Sant'Eufemia, frazione di Tricase.
L'architettura rurale
Tra le architetture rurali sono degni di nota, Pajari - Furnieddhi (simili ai trulli, a forma di tronco di cono e con pianta circolare, costruiti con pietre ricavate dai terreni circostanti, senza l'aiuto di alcuna malta o sostegno), i muretti a secco (particolare tipo di muro costruito con blocchi di pietra grezza del posto di varia forma e dimensione, opportunamente disposti senza uso di malte o leganti di alcun genere), le masserie(presenti in gran numero nella terra d'arneo e in agro di Nardò (grandi aziende agricole fortificate, abitate a volte anche dai proprietari terrieri, e che comprendono gli alloggi dei lavoratori stagionali, le stalle, i depositi per foraggi ed i raccolti).
Le chiese in stile Romanico pugliese
Tra le chiese in stile romanico sono degne di nota la chiesa di Santa Maria del Casale e laCattedrale a Brindisi, la Chiesa dei Santi Nicolò e Cataldo a Lecce, la chiesa di Santa Caterina d'Alessandria a Galatina e la chiesa di San Domenico Maggiore a Taranto
La Città fortificata ed il Castello di Acaya
Acaya è una piccola frazione del comune di Vernole, in provincia di Lecce. Situata a 5 km dal mare Adriatico e dalla Riserva naturale Le Cesine gestita dal WWF, costituisce l'unico esempio di città fortificata ancora intatta di tutto il Sud Italia. Acaya, chiamata Salapia e poi Segine in epoca messapica, sorge lungo l'antichissima arteria che arrivava fino a Otranto. L'abitato, nel 1535, fu integralmente ristrutturato, fortificato e riordinato urbanisticamente da Giangiacomo Dell'Acaya, un umanista versato nelle matematiche, ingegnere militare di Carlo V e feudatario di Acaya. Ultimati i lavori nell'anno 1535, ne cambiò anche il nome affinché, come scrisse nell'epigrafe sulla porta d'ingresso al paese, a Dio piacendo, il nome dell'antica Acaya dalla quale giunsero i suoi avi potesse essere rinnovato nelle terre salentine. Il paese presenta un impianto ortogonale con un cardo e un decumano. Di forma quasi quadrata, le mura del borgo sono rinforzate ai quattro angoli da baluardi di cui quello di sud-ovest e costituito dal castello di Acaya. In tal modo la fortificazione risulta adeguata ai più aggiornati principi della fortificazionealla moderna. Sotto il castello è stata ritrovata evidenza archeologica di una chiesa di culto greco basiliano del IX secolo, con importanti icone affrescate. Sono presenti tre piazze lungo l'asse diagonale che corre in direzione SO-NE e che parte dal castello per concludersi con il convento dei frati minori.
Le fortificazioni medievali e le torri di avvistamento
Numerose sono le torri costiere di avvistamento erette fin dal XV secolo lungo le coste, con l'obiettivo di avvistare e difendersi per tempo dalle flotte nemiche saracene provenienti dall'oriente In gran numero presenti sul litorale ovest della costa salentina, le più imponenti quelle comunemente dette "serie si Nardò". Numerosi i castelli e le masserie che svettano per il territorio, nei paesi e nelle città.
Il borgo di Ostuni
Il borgo, è uno dei più belli d'Italia con le viuzze che si arrovellano tra le tipiche case in calce bianca. L'apparente disordine distributivo delle abitazioni intorno alla cattedrale dà al centro storico una conformazione unica. È una delle città più famose del Sud Italia, simbolo della Puglia in numerosi spot pubblicitari e turistici di interesse internazionale.
Il centro storico di Lecce
Il centro storico di Lecce, chiuso nelle antiche mura intervallate dall'Arco di Carlo V, da Porta Rudiae e da Porta San Biagio, è ricchissimo di opere d'arte, fra le quali si segnalano alcuni dei mirabili esempi barocchi presenti, la Piazza del Duomo, la Basilica di Santa Croce e il Palazzo dei Celestini, la chiese di San Giovanni Battista e di San Matteo e i maestosi resti dell'Anfiteatroe del Teatro, entrambi di epoca romana. Si staglia severo invece il Castello di Carlo V nei pressi di Piazza Sant'Oronzo. Fuori dalle mura le torri angioine di Belloluogo e del Parco e il grandecomplesso monastico degli Olivetani.
Le architetture barocche
Il Barocco leccese, nato alla fine del XVI secolo, nel clima della Controriforma, si protrae fino alla prima metà del Settecento in un tutt'uno col Rococò e si presenta come uno dei modelli artistico-architettonici più particolari d'Italia, tanto che si aggettiva, identificando l'area interessata. L'architettura barocca è rigogliosa a Lecce e in tutti i comuni della provincia, nellaGrecìa Salentina e nei grossi centri del basso Salento, quali Galatina, Gallipoli, Maglie, Nardò,Copertino, Galatone e Lequile. Le articolate decorazioni delle facciate di chiese e palazzi creano scenografici apparati di visionaria esuberanza che è unica nel suo genere, resa possibile dall'impiego della calda e tenera pietra calcarenitica (tufo). Il capoluogo leccese, ricchissimo di monumenti, conserva dei capolavori dell'arte barocca: la basilica di Santa Croce e il complesso monumentale dei Celestini e la piazza del Duomo, considerata tra le più belle d'Italia. Ma il barocco è diffusa anche a nord di Lecce, soprattutto nelle cittadine di Manduria, Mesagne,Francavilla Fontana, Taranto e l'altra capitale del barocco Martina Franca che presenta, però, uno stile più sobrio ed eleganta ma allo stesso tempo anch'esso molto fastoso.
Il Capo di Leuca ed i suoi paesi
Di notevole interesse sono i palazzi nobiliari, le stradine bianche e le chiese barocche poco distanti dal mare dei paesi del Capo di Leuca. Fra questi, il comune di Specchia è inserito nell'elenco dei cento borghi più belli d'Italia.
Le ville signorili in stile eclettico
Lo stile eclettico salentino rappresentò una forma di manierismo architettonico diffuso durante il periodo della belle epoque, le cui testimonianze si trovano soprattutto a Leuca, Nardò, Santa Caterina e Lecce.
Architettura contemporanea
Un'interessante realizzazione di architettura contemporanea nel Salento è il Cimitero Monumentale di Parabita; progettato nel 1968 dal Gruppo GRAU (Gruppo Romano Architetti Urbanistici) di Roma ed inaugurato nel 1983.
il Borgo antico di Taranto
situato sull'isola e collegato alla terraferma dal Ponte Girevole e dal Ponte di Porta Napoli. Interessanti sono i vicoli stretti e ingarbugliati e le facciate degli alti palazzi in pietra calcarenitica (tufo e carparo). Vi si può ammirare la Cattedrale di San Cataldo, il duomo di San Domenico Maggiore e il Tempio di Poseidone (Taranto). Inoltre è possibile visitare il museo etnografico e i vari ipogei presenti sotto i palazzi.
Luoghi d'interesse archeologico
§ I reperti preistorici: Tra i reperti preistorici sono degni di nota le specchie (antichi monumenti megalitici realizzati mediante utilizzo a secco di grossi blocchi in pietra), i dolmen (tombe megalitiche preistoriche a camera singola), i menhir(megaliti monolitici eretti solitamente in età della pietra).
§ L'area della necropoli messapica presso Manduria: L'area presenta interessanti resti messapici riguardanti tombe di varie epoche, un fossato, una duplice cinta muraria e resti di alcune vie dell'antica città.
§ Museo diffuso Castello d'Alceste a San Vito dei Normanni: Lo scavo ha permesso di identificare le tracce di un villaggio a capanne della seconda metà dell'VIII secolo a.C. e abitazioni a pianta ovale con copertura di materiale deperibile. Ad esse si sovrappongono nel VI secolo a.C. costruzioni con un impianto completamente diverso, che riflettono l'avvento di nuove tecniche costruttive e di un nuovo modo di concepire lo spazio abitativo.
§ Il Museo diffuso di Cavallino: Si estende su un'area di 45 ettari in cui è stato rinvenuto un insediamento messapico di età arcaica dove si svolgono le attività didattiche sul campo per gli studenti di Archeologia dell'Università del Salento e di altre Università italiane ed europee.
§ L'area archeologica messapica di Roca: È stata riportata alla luce l'antica città fortificata di Roca Vecchia sorta su un precedente sito preistorico. Sulle pareti della grotta marina della Posia piccola sono state ritrovate iscrizioni in lingua messapica e latina, oltre a graffiti preistorici[30].
§ I reperti archeologici e gli Ori di Taranto: I reperti archeologici testimoniano come la lavorazione dei metalli preziosi, e in particolare dell'oro, fosse una delle attività più sviluppate nella città magno-greca tra il IV ed il I secolo a.C.
§ I resti archeologici e le zone archeologiche di Taranto e di Saturo.
§ Le zone archeologiche di Casale di Apigliano: Gli elementi venuti alla luce nelle zone archeologiche sono in grado di fornire informazioni circa il periodo bizantino e il periodo angioino. Con riferimento al primo, sono stati rinvenuti resti di alcune abitazioni rurali costruite con la tecnica del muro a secco, che evidenziano la presenza di un insediamento abbastanza esteso. Più ricchi sono invece i ritrovamenti riferibili al periodo angioino, come i resti di una cappella che si ritiene rappresenti la chiesa di San Giorgio.
§ L'ipogeo "De Beaumont Bonelli Bellacicco", sito nel Borgo Antico di Taranto in corso Vittorio Emanuele al civico 39, è una struttura che deriva da un'antica cava spartana e che narra la storia di Taranto sin dall'epoca geologica risalente a circa 65 milioni di anni fa, con successive tracce magno-greche, bizantine, medioevali e del XVIII secolo. L'ipogeo si sviluppa su tre livelli per complessivi 700 m² e per 14 metri sotto il livello stradale. Al suo interno si trova il banco di roccia calcarea, sulla quale si possono ammirare i resti fossili dei mitili tipici di Taranto. Le mura perimetrali sono di origine bizantina, mentre è molto probabile che il muro che divide la struttura dal mare possa avere origini magno-greche. L'ipogeo ha infatti uno sbocco esclusivo al livello del mare, che permette l'accesso diretto alla battigia del lungomare del Borgo Antico. Su questa struttura è stato eretto in epoca successiva il Palazzo de Beaumont Bonelli, residenza della Marchesa De Beaumont e del PrincipeBonelli suo marito. Entrambe le strutture, benché private, sono a disposizione dei visitatori gratuitamente, in quanto patrimonio della storia e dell'arte di Taranto.